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Ecco la rivoluzione del Fisco: “ci sarà il prelievo mese per mese”

Ecco la rivoluzione del fisco: “ci sarà il prelievo mese per mese”

L’idea va attribuita ad Ernesto Maria Ruffini, direttore dell’Agenzia delle Entrate. Il Fisco potrebbe dire addio al sistema di acconti e saldi annuali che caratterizzano i mesi delle dichiarazioni dei redditi. E così anche le partite iva potrebbero pagare le tasse mese per mese con un sistema di prelievi mensili. Magari con l’addebito diretto dal conto corrente del contribuente a quello del Fisco.

La vera novità della via Ruffini alla rivoluzione del Fisco riguarda però la burocrazia fiscale. Ruffini propone innanzitutto di estendere il modello della dichiarazione dei redditi precompilata, anche al popolo delle partite iva. Mentre per il secondo capitolo della riforma fiscale invita i decisori a ripensare il tema delle scadenze.

C’è un modo per uscire da questo labirinto una volta per tutte- dice Ruffini-

Primo: la fatturazione elettronica ci fornisce già gran parte dei dati necessari per la dichiarazione Iva: potrebbe essere precompilata; nella stessa direzione andranno gli scontrini.

Secondo: la tassazione per cassa, la cash flow tax cui ho accennato prima; se pienamente applicata, potrebbe cancellare alcune voci meramente contabili, come ammortamenti, rimanenze, accantonamenti, rendendo possibile una precompilata Irpef anche per i titolari di partita iva.

Terzo: Una volta che il fisco può precompilare le dichiarazioni annuali Irpef delle partita Iva, potrebbe farlo anche calcolando mese per mese quanto deve incassare o restituire e quindi potrà indurre un sistema di prelievi, compensazioni e rimborsi infrannuali, invece dei saldi e acconti annuali che creano spesso problemi di liquidità. Le dichiarazioni annuali diventerebbero dei meri documenti riepilogativi e di conguaglio finale.

In sostanza spiega il direttore dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti non dovrebbero più arrabattarsi tra acconti e saldi annuali. Si potrebbe costruire un sistema di liquidazione periodica mensile delle imposte sui redditi agganciato all’andamento della cassa delle imprese, con l’addebito delle somme dovute sul conto corrente del contribuente, ovviamente, previa sua autorizzazione, o la compensazione delle perdite nel primo periodo successivo utile- spiega- L’Agenzia potrebbe anche calcolare mese per mese quanto deve incassare e quindi potrà introdurre un sistema di prelievi mensili, invece dei saldi e acconti annuali che, producono spesso problemi di liquidità.

La rivoluzione sarebbe non da poco, trasformando di fatto le imprese e le partite Iva in contribuenti mensili del Fisco come i dipendenti.

Quello che “forse” l’Agenzia delle Entrate non riesce a capire, o non vuole affrontare, è il problema più grande: La Tassazione delle imprese ed in particolare le partite Iva, si arrivano a maturare tasse ogni anno  per il 55/65% per ogni partita Iva.

Viene da se che c’è poco da prelevare anche mensilmente. Se il Governo insieme all’ Agenzia delle Entrate non riuscirà a fare una riforma fiscale “urgente” da Settembre 2020 in poi chiuderanno molte aziende innescando un vortice di blocco delle entrate per lo Stato, e una grande disoccupazione. Ma forse per la disoccupazione non dovremmo preoccuparci troppo, ci sono i Navigator che trovano lavoro ai disoccupati, peccato che,  fino ad oggi, sono stati gli unici ad averlo trovato.

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