Banka delle Soluzioni Banka delle SoluzioniUna proposta shock, così è stato definito l’aumento dell’ Ecobonus o Superbonus 2020 che di fatto riconoscerà alle famiglie uno sconto fiscale del 110% per la realizzazione di opere e impianti finalizzati al risparmio energetico e alla tutela ambientale di case e palazzi. I contribuenti, avranno la possibilità di apportare a costo zero modifiche e migliorie alle proprie abitazioni.

Il bonus non riguarda tutti i tipi di immobili e tutti i contribuenti. Le opere infatti devono riguardare condomini, o unità immobiliari indipendenti, non in costruzione, che siano prima casa (le seconde case sono escluse, salvo che siano in affitto con regolare contratto, o in condomini) mentre sono escluse le seconde case se sono villette unifamiliari, e potranno usufruire del bonus solo le persone fisiche e non quelle giuridiche.

Nel decreto rilancio, al capitolo ecobonus, è prevista un’altra importante novità. La cessione del credito o lo sconto in fattura si potranno richiedere non solo per la detrazione dell’ecobonus o del sisma-bonus al 110%, ma anche per i lavori di ristrutturazione o per l’ecobonus al 50%, anche per il bonus facciate al 90%. E non solo per i lavori eseguiti dal 1 luglio, ma anche per i lavori di ristrutturazione già eseguiti in passato. Si potrà trasformare lo sconto in credito da cedere alle banche.

Le ristrutturazioni edilizie ammesse all’incentivo diventano “gratis” se si opta per l’alternativa alla detrazione. Il credito d’imposta è cedibile al fornitore e alle banche.

L’articolo 128 del DL Rilancio disciplina il nuovo Ecobonus 110%, e la possibilità di utilizzarlo attraverso lo sconto in fattura. Ecco come funziona e quali lavori possono usufruirne.

Una delle novità del Decreto Rilancio che ha maggiormente attirato le attenzioni dei cittadini è, senza ombra di dubbio, L’ecobonus 110% per interventi di efficientamento energetico e di natura strutturale riguardanti il patrimonio immobiliare del nostro paese. Come detto dal Premier Conte, i proprietari di abitazioni (ma anche affittuari) e chi abita nei condomini potrà realizzare svariati tipologie di lavori di fatto “gratuitamente”.

Il bonus, infatti, potrà essere ceduto direttamente alla ditta che effettua i lavori (il cosiddetto sconto in fattura), che a sua volta potrà utilizzare la cifra sotto forma di credito d’imposta nell’arco di 5 anni. Bisogna però fare attenzione: non tutte le tipologie di lavori e interventi previsti dal “vecchio Ecobonus” (quello al 50% e 65%, per intendersi) daranno diritto all’agevolazione maggiorata. Per alcuni interventi, infatti, restano valide le vecchie percentuali di sgravio, mentre altri possono godere dell’Ecobonus 110% solo se vengono svolti a determinate condizioni.

La sostituzione delle finestre, ad esempio, è una di queste. La “detrazione fiscale Ecobonus infissi” varia a seconda che il cambio avvenga all’interno di interventi di natura più ampia (una ristrutturazione completa del proprio appartamento o immobile, ad esempio) o se si tratta di un “intervento singolo”.

Quali sono i lavori ammessi dall’Ecobonus al 110%?

Per capire esattamente come funziona la detrazione fiscale Ecobonus infissi è necessario, prima di tutto, vedere come funziona l’Ecobonus al 110% e quali sono i lavori che potranno godere di questo sgravio fiscale.

Secondo l’articolo 128 del testo del Decreto Rilancio, si potrà ottenere il superbonus per l’edilizia solo per interventi “pesanti”, che consentano di migliorare la classificazione dell’edificio di almeno due classi energetiche, o in alternativa, la massima classe raggiungibile, Nello specifico, il Dl Rilancio prevede che l’Ecobonus 110 pc venga concesso per:

-Interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superfice disperdente lorda dell’edificio medesimo;

-Interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a condensazione, con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, ovvero con impianti di microcogenerazione;

-Interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda sanitaria a pompa di calore, ivi inclusi gli impianti ibridi o geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici di cui al comma 5 e relativi sistemi di accumulo di cui al comma 6, ovvero con impianti di microcogenerazione

-installazione pannelli fotovoltaici

-Installazione contestuale o successiva di sistemi di accumulo integrati negli impianti solari fotovoltaici.

-Realizzazione di cappotto termico

-Riduzione del rischio sismico

Detrazioni Fiscale Ecobonus infissi

Per quel che riguarda la “sola” sostituzione e installazione di nuovi infissi, restano in vigore le normative precedenti, che prevedono un’agevolazione fiscale del 50% di quanto speso. A meno che, gli interventi di acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari, avvenga in concomitanza con lavori più incisivi, che garantiscano l’abbattimento della classe energetica dell’edificio, come da attestazione A.P.E. Insomma per avere lo sconto del 110% sulle nuove finestre sarà necessario mettere in cantiere qualche altro intervento di ristrutturazione.

Il superbonus al 110% è riconosciuto in cinque rate annuali di pari importo. Potrà essere ceduto direttamente all’impresa in cambio di uno sconto in fattura, o di una fattura a zero. Le imprese potranno utilizzare il credito d’imposta per ridurre le tasse o cedere il credito alle banche e ottenere quindi immediatamente (forse) soldi liquidi.

Le modalità attuative verranno comunicate più avanti.

In conclusione, un bel vantaggio per tutti, preoccupano un po’ i tempi, il periodo di tempo in cui è possibile chiedere e ottenere l’Ecobonus del 110% per interventi antisismici, di miglioramento energetico e ristrutturazione è breve e va dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Diciotto mesi per questo genere di lavori sono pochi e ancora non è chiaro se basta la data d’inizio lavori per poter accedere alla cessione del credito oppure serve la conclusione (con la verifica degli esperti che, a rischio penale, devono garantire la conformità degli impianti e l’equo prezzo corrisposto, inoltre, come se non bastasse questa corsa contro il tempo, perché di fatto, bisognerà attendere i decreti attuativi del Ministero dello Sviluppo Economico fondamentali al fine di stabilire nel dettaglio le procedure necessarie, i requisiti tecnici dei progetti, i limiti di spesa dei singoli interventi e i sistemi di controllo per prevenire abusi; tutto ciò entro 30 giorni dall’entrata in vigore del decreto Rilancio.

In attesa del 1 luglio 2020, Banka Delle Soluzioni ha già organizzato insieme ad altri imprenditori regolarmente iscritti e certificati, la possibilità di effettuare sopralluoghi per i lavori previsti dall’ecobonus in un unico intervento: finestre, cappotto, isolamento, caldaie, in modo da dare maggior impulso risolutivo agli interventi, e velocizzando le procedure di intervento.

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