Se vuoi avere successo come imprenditore, le emozioni lasciale a casa, è una frase che mi hanno ripetuto fino alla nausea, e che ancora oggi sento dire. E’ una frase non vera. Veniamo da un’epoca in cui le emozioni per un imprenditore venivano considerate come un difetto, o una debolezza, non è così. Ci sono due motivi per cui le emozioni sono un’arma fondamentale per un imprenditore, il 1’ motivo, il più importante sono le persone, le emozioni sono contagiose, sono ciò che ci lega a chi ci sta intorno. L’attività di un imprenditore non esiste senza i rapporti umani, ed è impossibile costruire dei rapporti umani se non si è in grado di gestire le proprie emozioni; pensate a The Social Network, il film sulla nascita di Facebook. Quando si finisce di vedere il film, e se non lo avete fatto, ve lo consiglio ne vale la pena, si capisce una cosa: Zuckerberg era un genio informatico e del business, ma perché Facebook potesse diventare quello che è oggi, gli mancava un elemento: saper gestire i rapporti umani. Nel film è chiaro, il suo progetto all’inizio ha rischiato più di qualche volta di fallire a causa delle difficoltà nelle relazioni con soci, investitori, collaboratori, questo perché nonostante la sua intelligenza, non riusciva a gestire le sue emozioni, anzi tendeva ad escluderle, a reprimerle. Lasciando le emozioni fuori dalla porta, non si possono costruire le relazioni, che sono la base di un’azienda sana. La 2’ ragione è la motivazione, lo stimolo a fare meglio, la radice stessa della parola emozione è il verbo latino “movio” che significa muovere, questo perché per esperienza, le emozioni sono la vera benzina del nostro agire, proprio come in una macchina serve avere il controllo, serve il volante, servono i freni, ma senza la benzina che fa scoppiare la scintilla nel motore, si resta fermi. Ogni cosa importante che ho fatto, era perché a trascinarmi c’era un’emozione, la mia azienda è nata grazie alla voglia di riscatto, all’amore per quello che faccio: aiutare le persone a risolvere i loro problemi, e forse, anche grazie a un po’ di rabbia agonistica. Partendo da questo, poi si è sviluppata grazie alla razionalità, ma senza una base di emozioni, oggi forse, non sarei qui. Per fortuna da qualche anno, si è invece incominciato a parlare di intelligenza emotiva, se volete saperne di più, vi consiglio di leggere il libro di Daniel Goleman, uno dei maggiori esperti in materia, l’idea è semplice: per imparare a gestire le emozioni, bisogna sviluppare un’intelligenza che è diversa, rispetto a quella che siamo abituati ad allenare a scuola. Rabindranath Tagore, poeta e premio Nobel bengalese, scrisse: una mente tutta logica è come un coltello tutta lama, fa sanguinare la mano a chi lo usa.

Lamberto Scorzino

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