Se la richiesta di prestito è stata rifiutata è perché sono emerse delle criticità nel tuo profilo creditizio. Tutti gli istituti di credito effettuano delle analisi piuttosto approfondite prima di erogare del denaro, valutando non solo l’attuale situazione finanziaria del cliente, ma anche i rapporti avuti in passato con le banche e le società finanziarie.

Quali sono le motivazioni di rifiuto più frequenti?

Prima di erogare la somma richiesta tutti gli istituti di credito devono effettuare delle verifiche per stabilire il merito creditizio del cliente, ovvero la capacità di rimborsare il debito contratto, per determinarlo consultano i sistemi di informazione creditizia (sic), banche dati accessibili solo dagli istituti di credito che descrivono dettagliatamente la propria storia creditizia. Ci sono delle specifiche motivazioni che determinano più di altre il rifiuto delle richieste di finanziamento. Tra queste rientrano: La segnalazione come cattivo pagatore o soggetto protestato: ritardi, mancati pagamenti di finanziamenti passati. Da ricordare che le segnalazioni negative permangono nelle banche dati per un periodo limitato, dai 12 ai 36 mesi a seconda della gravità della segnalazione.

Assenza di requisiti lavorativi e reddituali: contratti a termine, mancanza di una fonte di reddito costante, sono considerati fattori di rischio per le banche, la rata sostenibile che in genere le banche calcolano è il rapporto rata/reddito, per avere una rata sostenibile, non deve superare un terzo delle entrate mensili.

Risparmiatore non censito: se nelle banche dati non c’è nessuna informazione utile per determinare la condotta creditizia del richiedente. Questo accade se il cliente non ha mai sottoscritto altri finanziamenti in passato.

Presenza di altre richieste di finanziamento: presentare più richieste di finanziamento a istituti di credito differenti è un vero rischio. Una volta presentata una richiesta di finanziamento l’informazione viene subito inserita nelle banche dati e ci resterà circa 30 giorni con la dicitura in richiesta, nel caso venga subito presentata un’altra richiesta, il nuovo istituto di credito sarà costretto a rifiutarla semplicemente perché risulta un altra richiesta in corso.

Altri finanziamenti in corso: potrebbe costituire un rischio, soprattutto se la situazione reddituale non è particolarmente stabile. In casi del genere le banche preferiscono rifiutare la richiesta per evitare la possibilità di sovraindebitamento del cliente.

Se invece il rifiuto è dovuto alla mancanza di quei requisiti che possono garantire il rimborso della somma, al momento della richiesta è possibile chiedere l’intervento di un garante, ovvero una persona che possa subito intervenire al posto del debitore, qualora emergano dei problemi che possano rallentare il rimborso del debito, l’eventuale garante verrà censito in banca dati e seguirà il normale iter informativo.

Se la situazione è ancora più grave di quelle già elencate, è possibile attivare una particolare procedura che prevede la rimessa in bonis del cliente, e la possibilità di richiedere nuovi finanziamenti.

Leave a Reply